L’arte di scrivere un comunicato stampa


Un comunicato stampa è una comunicazione fatta ad un organo di informazione per segnalare un’iniziativa, descrivere un fatto accaduto o esprimere una riflessione; affinchè sia efficace e abbia maggiori possibilità di essere pubblicato è consigliabile non improvvisare ma rispettare alcune regole d’oro.

Il comunicato deve essere notiziabile, ovvero contenere informazioni che suscitino interesse e siano pubblicabili; deve essere confezionato ed inviato in maniera diversa a seconda delle testate e delle agenzie stampa selezionate.
Le agenzie di stampa sono il principale strumento di raccolta e diffusione delle informazioni. In Italia le agenzie più importanti sono: ANSA, ADN Kronos, AGI, ASCA, DIRE, RadioCor, APBISCOM e Agenzie di settore.

Il flusso di notizie catturate da tutte le agenzie confluisce in un video terminale, il Telpress, che raccoglie una mole imponente di informazioni (una ogni minuto). Per disporre di questo strumento è necessario un costoso abbonamento annuale (che possono sostenere solo grandi Enti Pubblici e Società).
Una stessa notizia può essere tagliata in modo differente ed essere rivolta a vari destinatari; chi scrive deve avere ben chiaro ciò che si vuole comunicare, sapere esattamente chi è il pubblico e qual è l’obiettivo del messaggio.
Il comunicato deve rispettare i tempi di pubblicazione, cioè essere inviato alle agenzie entro le 13, ai quotidiani entro le 18, ai settimanali una settimana prima della pubblicazione.

 

Per quanto riguarda il contenuto occorre:

1) Dare subito la notizia, esporre il concetto di fondo nelle primissime righe, rispettando la regola delle 5 W ed H (who = chi, what = cosa, where = dove, when = quando, why = perchè, how = come). Le righe dell’attacco racchiudono le informazioni essenziali; vanno poi aggiunti altri elementi importanti ma senza appesantire la struttura.

2) Costruire il comunicato in maniera modulare, con periodi brevi, ciascuno autosufficiente nel contenuto in modo che si possano pubblicare isolatamente.

3) Usare un linguaggio semplice, comprensibile a tutti.

4) Non usare un tono celebrativo.

5) Fare attenzione alle ripetizioni ed evitare inutili abbellimenti, frasi fatte e luoghi comuni, giri di parole ed acronimi.

6) Seguire un filologico nel discorso.

7) Non generalizzare, essere precisi nelle date e nelle cifre.

8) Evitare errori di grammatica e di sintassi.

9) Dare sempre un titolo che richiami l’attenzione.

10) Non superare le 20-30 righe.

11) Rinviare per approfondimenti a esperti, siti, riferimenti.

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