Wind Jet, i voli low cost da sogno a incubo : arrestato l’ex Presidente


Era la speranza italiana di poter avere anche nel nostro paese una compagnia aerea low cost. Ed invece, dopo aver cessato i propri voli nel 2012, ora sono arrivati anche gli arresti per i vertici della Wind Jet. Mentre Ryanair e Easy Jet macinano bilanci con grandi attivi, annunciando anche di aumentare le proprie tratte e di acquistare nuovi aerei, da noi sembra esserci una maledizioni sulle compagnie. Se di Alitalia ormai si è scritto di tutto e di più, visto che si è trasformata nell’ennesimo carrozzone italiano da mantenere in vita con grossi contributi statali al cospetto di manager, più o meno improvvisati, che continuano a far registrare perdite in quanto non riescono a mettersi al pari con il mercato moderno, quella di Wind Jet è una storia di alcuni anni fa. L’idea era interessante, ovvero quella di collegare, gli scali minori italiani anche con l’Europa con voli a basso costo. Così nel 2003 ecco il primo volo Catania-Roma, con via via aumentare sempre più le tratte. Ma oltre la capitale anche Milano, Parigi, Mosca e l’est europa un po’ in generale iniziano a far parte delle rotte di Wind Jet che arriva a trasportare anche milioni di passeggeri. Sembrerebbe che le cose vadano bene, con la compagnia che diventa la prima italiana nel settore low cost,  invece poi inizia il tracollo economico che porterà la Wind Jet, fallita la fusione con Alitalia, a chiudere bottega nel 2012 e lasciare a piedi 300.000 passeggeri nonché senza lavoro circa 500 dipendenti.

Una vicenda torbida

Quando sembrava che anche l’Italia potesse avere una sua compagnia di punta low cost, che indubbi benefici stava portando sia alla città di Catania, dove la società aveva sede e che era uno dei principali scali, ma anche nella capitale visto che, Ryanair e Easy Jet insegnano, questi tipo di voli aumentano gli arrivi nella città facendo fare buoni affari agli alberghi a Roma. Invece ecco che ora siamo a commentare arresti dei vertici della Wind Jet accusati bancarotta fraudolenta per aver sovrastimato e gonfiato i bilanci passati. Non è nuovo poi alle cronache giudiziarie Antonio Pulvirenti, l’ex Presidente dell’azienda. Infatti Pulvirenti è anche l’ex patron del Catania Calcio reo confesso di aver comprato almeno 5 partite dello scorso campionato di Serie B, illeciti che sono costati la retrocessione di ufficio per la società etnea e ai tempi anche il carcere a Pulvirenti, che così vede aggravarsi di molto i suoi problemi con la giustizia.

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