Coworking: lo stile lavorativo del futuro basato sulla condivisione
Gli uffici tradizionali sta lasciando gradualmente il posto ad una concezione molto più social del lavoro, rappresentata dal coworking, nuovo stile lavorativo basato sulla condivisione degli spazi.
Sarebbe riduttivo definire il coworking solo come un modo per spendere meno per l’affitto mensile rispetto ad un ufficio tradizionale, poiché in realtà il suo valore va ben al di là di questo. Condividere l’ambiente lavorativo con giovani imprenditori e professionisti che svolgono attività differenti significa anche e soprattutto collaborare, scambiare idee e creare sinergie stimolanti tra competenze diverse e complementari.
La condivisione sta diventando una vera e propria filosofia, che può rivelarsi estremamente utile per ridurre il rischio di isolamento a cui, inevitabilmente, ci espongono le nuove tecnologie.La solitudine è tra i fattori che rendono più difficoltoso il lavoro da remoto, unitamente ai pochi stimoli, alle distrazioni ed alla mancanza di ispirazione. I liberi professionisti moderni che lavorano da casa, infatti, finiscono spesso per svolgere la propria attività lavorativa in condizioni di pressoché totale isolamento, che può portare a perdere la concezione dell’interazione umana.
Il coworking è la soluzione ideale, in quanto operare in un ambiente condiviso, oltre ad offrire concrete possibilità di risparmio, ha anche la funzione di favorire collaborazioni, scambi e contaminazioni stimolanti con gli altri professionisti, grazie alla sinergia che si viene a creare in modo naturale.
Come aprire un centro di coworking
Aprire uno spazio di coworking può essere oggi un business estremamente redditizio, fruttuoso e produttivo. Grazie alla rivoluzione del mondo del lavoro, al boom delle professioni freelance, delle start-up e delle nuove iniziative imprenditoriali, la richiesta di spazi lavorativi a costi accessibili è cresciuta a dismisura negli ultimi tempi.
Aprire uno spazio di coworking richiede un investimento di gran lunga inferiore rispetto a quanto occorrerebbe per gestire un classico ufficio. Basta, infatti, possedere o affittare uno o più locali medio-grandi da adibire ad uso ufficio. L’ideale sarebbe una metratura dai 200 metri quadrati in su. Se disponete di uno spazio con destinazione d’uso magazzino o negozio, occorre fare una variazione all’ufficio del catasto. È molto importane che l’immobile rispetti le norme di sicurezza sul lavoro previste dal Decreto Legislativo 81/08.
Una volta in possesso dello spazio, occorre dotarlo di una serie di servizi funzionali, come connessione Wi-Fi superveloce, computer d’ultima generazione, telefoni, scanner, fotocopiatrici, stampanti, fax, luci, prese elettriche e postazioni di lavoro complete di tutto il necessario. Scegliete scrivanie ufficio e mobili dalle linee leggere, che favoriscano la collaborazione, lo scambio di professionalità ed i rapporti interpersonali.
Oltre alle singole postazioni da dedicare ad ogni professionista, è fondamentale predisporre spazi comuni, come una sala riunioni ben strutturata, un’area relax ed una zona ristoro con angolo bar.
Molto snella è la parte burocratica. Per creare uno spazio coworking basta semplicemente essere in possesso di partita IVA ed inquadrare lo spazio di coworking come una struttura condivisa. Per legge, è necessario redigere un contratto di locazione per ogni periodo di affitto di una postazione lavorativa. Informatevi sui bandi che permettono di accedere a fondi per finanziare questo tipo di attività.
Per aprire uno spazio coworking che riscuota successo è fondamentale andare incontro a quelle che sono le esigenze dei liberi professionisti. Un’idea vincente può essere quella di adibire uno spazio disponibile 24 ore 24.
Una volta aperta l’attività, è indispensabile continuare l’attività di promozione dello spazio di coworking, organizzando meeting, workshop, incontri, eventi, corsi e seminari per mantenere attiva la comunità.