Il futuro per le aziende è nel Mobile Engagement


L’espressione inglese mobile engagement può essere tradotta, letteralmente, con “coinvolgimento tramite dispositivo mobile”. In sostanza significa l’interazione di un utente con una realtà online attraverso il proprio smartphone o il proprio tablet. E perché nell’incipit di questo articolo abbiamo detto che è qui che sta il futuro delle aziende? Semplice: oggi i clienti, potenziali o attivi, vogliono mettersi in contatto con chi offre prodotti o servizi via mobile. Alla luce di questo, il titolo andrebbe anzi corretto specificando che il mobile engagement è il presente delle aziende, non il domani. Lo testimonia uno studio condotto e pubblicato recentemente da BoldChat in collaborazione con l’agenzia specialista in ricerche di mercato Vanson Bourne (scaricabile gratuitamente dal sito di BoldChart).

Sulla base delle risposte date da 8.000 intervistati, selezionati in modo da fornire un campione rappresentativo di ciascuna nazione del mondo, la ricerca ha innanzitutto confermato che il rapporto degli utenti con il web diventa di anno in anno sempre più mobile-centrico. Il vero contributo sta però negli ulteriori dettagli. Tutti i soggetti interpellati si sono interfacciati almeno una volta con un’impresa, un negozio o un’associazione tramite un dispositivo mobile. I motivi che li hanno spinti sono diversi, ma in testa alla classifica c’è la ricerca di assistenza.

Appare in maniera già abbastanza chiara il fatto che qui non si tratti quindi semplicemente di dotare il proprio sito Internet di un layout responsive. Certo, questo è un primo passo fondamentale, tra l’altro già reclamato dai provvedimenti e aggiornamenti di Google che hanno fatto parlare addirittura di MobileGeddon. Ma il tipo di interazione che l’utente richiede attualmente alle aziende che contatta conferisce al mobile engagement una valenza molto più ampia. Possiamo trovare un riassunto dei 7 punti chiave emersi dall’indagine in questa infografica prodotta da NetStrategy.

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Le pagine devono caricarsi rapidamente e le informazioni principali, in special modo quelle di contatto, devono essere immediatamente a portata: l’utente è disposto ad attendere soltanto pochi secondi prima di cliccare via su un altro sito. Le funzionalità richieste devono stare al passo coi tempi, ma l’avere a disposizione una persona reale con la quale parlare o chattare è ancora considerato il mezzo migliore per ricevere un trattamento soddisfacente. Da questo quadro non sono esclusi i social, canali ormai onnipresenti sui dispositivi mobili e che qualunque tipologia di business dovrebbe contemplare e sfruttare a proprio vantaggio: non solo dunque per fare branding o catturare nuovi clienti, ma anche per curare il rapporto con i consumatori in cerca di engagement da mobile.

Lo studio evidenzia insomma diverse informazioni che una oculata strategia d’impresa dovrebbe considerare: se è vero – e i numeri ci dicono che lo è – che il traffico da mobile è in costante crescita, l’aumento della soddisfazione del cliente prima, del tasso di conversione poi ed infine dei guadagni devono necessariamente fare i conti con questi nuovi sviluppi. Il consiglio è infatti duplice: da un lato quello di elaborare un piano che permetta al proprio business di mantenere un equilibrio efficace tra i diversi canali; dall’altro, quello di vedere in questa esigenza di rinnovamento un’opportunità per raggiungere un vantaggio competitivo sulla concorrenza e prima di essa.

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