Navigare in Internet aumenta la produttività sul lavoro


Curiosando nell’infinito mare di internet ci siamo imbattuti in un articolo alquanto curioso, possiamo affermare senza ombra di smentita di avere la prova del perchè in internet ci siano tanti gattini, quindi vi invitiamo con noi alla lettura, ne rimarrete molto sorpresi.

Poco tempo fa, una ricerca di Microsoft aveva dimostrato gli effetti che hanno sui lavoratori l’accesso ai social network o l’uso delle e-mail: chi li usa si distrae 4 volte ogni ora e gli occorrono 23 minuti per tornare a concentrarsi.
Per questo motivo le ditte spendono milioni in software per impedire ai dipendenti di guardare YouTube, di usare Facebook, fare acquisti su eBay, sostenendo che costi milioni in produttività.

Tuttavia, questi risultati vanno rivisti alla luce di alcuni recenti studi universitari.

Il ricercatore Hiroshi Nittono, dell’Hiroshima University, ha dimostrato gli effetti sulla produttività di alcune immagini di genere Kawaii, ovvero immagini graziose di cuccioli animali: nel primo test ad un gruppo di 48 adulti (24 uomini e 24 donne) è stato chiesto di compiere degli esercizi fisici dopo aver guardato immagini di cuccioli, raggiungendo una percentuale maggiore rispetto a chi guardava immagini di altro tipo (43.9% contro 12%). Percentuali simili anche nel secondo test, relativo alla ricerca visiva di contenuti su computer.

Questi risultati vanno ad inserirsi in uno studio dello scorso anno, condotto dalla University of Singapore, relativo agli effetti sulla produttività di Facebook e del libero “cazzeggio online”, pratica ormai padroneggiata a livello globale. Nel test si consentivano alle persone 10 minuti di pausa, dove un gruppo poteva fare ciò che voleva online e all’altro era impedita la navigazione. Chi poteva sfogarsi in rete risultava notevolmente più produttivo.

Come collegare lo studio giapponese con quello di Microsoft?
La risposta sta nel mezzo: secondo La Merlbourne University, che nel 2009 condusse una ricerca, si è dimostrato che il topic, ovvero l’elemento di interesse, non è tanto la produzione, ma il tempo impiegato tra attività lavorative e attività ludiche dando come risultato che ogni impiegato campione  spendeva 20% del tempo lavorativo in attività ludiche, da quì le ovvie conseguenze della ricerca di casa Microsoft votata al dato statistico e matematico in contrapposizione invece a quella giapponese, incentrata più sullo stato cognitivo umano, considerando la produzione non come valore numerico,ma come rendita a livello qualitativo.

Quello che pensiamo noi è presto detto: parlare con i colleghi può essere distensivo, controllare l’email può servire a diminuire l’accumulo di posta non letta, prendere un caffè può dare una scossa al vostro sistema nervoso simpatico, ma non sono di certo la ricetta perfetta per aumentare la produttività e vanno dosati. Per quanto riguarda i nostri amici cuccioli può rimanere il senso che queste immagini mettono di buon umore e fanno dimenticare per qualche secondo i pensieri anche se non sono la ricetta miracolosa che stavamo aspettando.

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