Obbligo fornitura abbigliamento aziendale: cosa dice la normativa


Nel momento in cui si entra in contatto con una realtà aziendale, è fondamentale possedere una divisa che rispecchi quanto richiesto dagli obblighi legislativi. In tanti sottovalutano questo aspetto, ma per un datore di lavoro è un dovere fornire ai suoi dipendenti gli indumenti necessari a portare avanti le mansioni quotidiane in totale sicurezza. Infatti, quando si parla di abbigliamento professionale, si fa riferimento a ciò che va indossato durante lo svolgimento delle proprie funzioni lavorative, ma bisogna anche includere i Dispositivi di Protezione Individuale (siglati DPI).

Indipendentemente dalla normativa sull’obbligo, molti datori di lavoro forniscono (anche solo in parte) il vestiario ai propri dipendenti, in particolare quando è richiesta la divisa con il logo aziendale. In questi casi è possibile trovare ottime forniture online e in diversi e-shop, ad esempio in questa pagina del sito www.fullgadgets.com, sono disponibili delle vere e proprie sezioni dedicate all’abbigliamento da lavoro. Questo perché è compito dell’azienda pensare alla sicurezza e al comfort dei suoi dipendenti. Ma riguardo l’obbligo di fornitura dell’abbigliamento aziendale, ecco cosa dice la normativa.

La normativa sulla fornitura dell’abbigliamento aziendale

Per alcune professioni piuttosto che per altre, l’osservazione dell’abbigliamento aziendale da indossare quando si svolgono le proprie funzioni lavorative è praticamente indispensabile. Certamente c’è una maggiore rigidità in alcuni settori, mentre in altri la flessibilità è consentita, ma anche quando si tratta di una tipologia di lavoro improntato sull’estetica, l’abbigliamento professionale non può mancare. Infatti, i dipendenti di un ristorante devono presentarsi sul posto di lavoro indossando dei capi eleganti, che fungano da vera e propria uniforme; quest’ultima talvolta viene fornita direttamente dai proprietari dell’attività, in quanto divise personalizzate. Ciò avviene perché il contatto con il pubblico non si può sottovalutare.

Quando si parla di lavori dove è necessario muoversi con una certa rapidità ed efficienza, il datore di lavoro deve essere meticoloso nel procurare ai dipendenti sia un abbigliamento professionale pratico che comodo. Arrivando alla normativa, seguendo quanto descritto dalla Circolare del Ministero Del Lavoro numero 34 (1999) l’abbigliamento aziendale deve risultare: un elemento in grado di contraddistinguere le categorie dei dipendenti all’interno di un’azienda; proteggere i lavoratori dai rischi; prevenire che vengano indossati negli abiti civili durante l’esecuzione dell’attività.

Quali sono gli obblighi in merito alla fornitura di una divisa?

Sia per il datore di lavoro che per il singolo dipendente ci sono degli obblighi contenuti all’interno del Decreto Legislativo n.81/2008. Innanzitutto, il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire una divisa idonea allo svolgimento dei compiti specifici, assicurandosi che nessun residuo possa entrare nell’abitazione del dipendente arrecando danni. Per evitare che ciò accada, è necessario che sia la stessa attività a preoccuparsi del lavaggio dell’abbigliamento professionale in questione. Inoltre, è il datore di lavoro a dover effettuare una valutazione sulla base delle mansioni da svolgere, così da comprendere quali parti del corpo vanno maggiormente protette.

La divisa aziendale deve risultare comoda e resistente, mettendo a proprio agio un impiegato senza che la sua pelle possa riscontrare problemi in termini di salute. Infine, un datore di lavoro deve provvedere alla sostituzione dell’abbigliamento, poiché quest’ultimo potrebbe essere usurato con il passare del tempo. Invece il lavoratore ha l’obbligo di seguire con rigida attenzione tutte quelle che sono le regolamentazioni aziendali sulla sicurezza, per cui l’impiegato deve utilizzare i DPI senza apportare modifiche (se non con autorizzazione), e segnalando eventuali problemi.

Esempi di Dispositivi di Protezione Individuale

Per fornire degli esempi di Dispositivi di Protezione Individuale, basterebbe citare accessori come caschi, guanti e scarpe antinfortunistiche, ma c’è anche una classificazione più specifica in cinque categorie. Quest’ultime sono: Multipro, per chi si occupa di lavori nel settore della saldatura; Proban, per il processo di finissaggio (tessuti ignifughi); Alta visibilità, per chi lavora in ambienti poco illuminati; Abbigliamento antiacido, per evitare rischi chimici; Abiti da lavoro antistatici, per chi lavora con materiali chimici.

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Don`t copy text!