Banco frigo: come funziona e quali normative lo riguardano


Basta entrare in un qualsiasi negozio in cui si vendono degli alimenti per imbattersi in un banco frigo. Li si trovano nei supermercati, dove spesso ce ne sono di dimensioni enormi, ma sono presenti anche nei piccoli negozi di quartiere, come ad esempio dal salumiere e, in qualche misura, anche dove si vende frutta, dolci, gelati. Ma come funziona un banco frigorifero e quali normative ne regolano il funzionamento?

Come funziona un banco frigo

La gran parte dei banchi frigorifero che troviamo nei negozi sono fatti su misura; si tratta quindi di celle frigorifero prodotte appositamente per il singolo negozio, da aziende specializzate in questo tipo di accessori. In pratica si tratta di un vero e proprio frigorifero, un poco come quello che tutti hanno in casa, posizionato però orizzontalmente, con all’interno componenti industriali per freddo che consentono di monitorare alla perfezione le condizioni interne e motori elettrici sofisticati che permettono all’utilizzatore di mantenere all’interno del frigo una precisa temperatura, che può essere di pochi gradi, solitamente intorno ai 3-4°C, o anche decisamente molto più fredda, fino a -20/25°C.

Sulla parte superiore è posizionata una porta trasparente, in vetro o in materiale plastico, che consente di vedere il cibo all’interno ma anche di isolare gli alimenti dall’ambiente esterno. Nel caso di frigoriferi utilizzati in pasticcerie, gelaterie, macellerie e altri negozi è possibile che il banco frigo sia privo di porta superiore, o che ne possieda una facilmente amovibile, completamente o in sezioni separate. In questi casi il monitoraggio della temperatura interna deve essere molto più preciso, perché è necessario che gli alimenti siano mantenuti sempre freddi, anche quando all’esterno il clima è molto caldo.

Le normative

Dal 2005 vige in Italia una normativa a livello comunitario, che prevede la certificazione dei banchi frigo. Sono certificati solo quegli elettrodomestici che offrono una buona efficienza, in termini di mantenimento della temperatura interna e in termini di consumo energetico. La normativa risulta particolarmente stringete soprattutto per gli alimenti surgelati, la cui temperatura non deve mai essere superiore ai -18°C; in caso contrario si possono verificare eventi di scongelamento, con conseguente rapido deterioramento del prodotto.

A partire dal 2008 sono poi state implementate norme che prevedono la diminuzione del consumo energetico da parte dei banchi frigo, mantenendone comunque l’efficienza dal punto di vista igienico. Dal 2008 infatti in tutti i negozi si sono installate porte superiori sulla maggior parte dei banchi frigo, in modo da evitare la gran parte degli scambi termici con l’ambiente esterno. Così come sta avvenendo una progressiva sostituzione dei vecchi modelli di frigoriferi, sia orizzontali che verticali, in tutti i negozi e le strutture ricettive. L’intento è quello di diminuire in modo sensibile il consumo energetico di questo tipo di elettrodomestici.

I nuovi modelli permettono questa diminuzione grazie a una grande efficienza dei motori montati su di essi, così come con l’introduzione delle suddette porte. Non solo, negli ultimi anni anche nei frigoriferi domestici si stanno utilizzando materiali che offrono un ottimo isolamento. Cosa che non solo migliora l’efficienza di questo tipo di elettrodomestici, ma che consente anche di ridurre l’ingombro delle pareti esterne.

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