Bitcoin, la moneta del futuro


A coloro che si tengono informati sulla tecnologia sarà quasi sicuramente capitato di sentir parlare del Bitcoin (BTC) una moneta elettronica che sta diventando sempre più popolare. L’idea che sta dietro al Bitcoin è che gli utenti possiedono una moneta elettronica che non è controllata da nessun ente bancario né governativo ma piuttosto una moneta fatta per gli utenti.

Lanciato nel 2009, il Bitcoin esiste unicamente nel mondo virtuale ma si è cercato col tempo di renderlo più accessibile agli utenti. In effetti, a Vancouver è stato installato il primo bancomat nel mondo che permette agli utenti di convertire il denaro reale in Bitcoin e viceversa e fino ad oggi sembra che siano state effettuate un grande numero di transazioni per un totale di circa 100,000 dollari.

Per alcuni, Bitcoin, rappresenta un’opportunità per investire denaro con fine lucrativo, per altri una prospettiva interessante su cui tenersi informati anche grazie a portali dedicati alle criptovalute come Criptovaluta24.it. Una storia che ha spopolato sul web è quella del norvegese che aveva comprato quattro anni prima 27 dollari in bitcoin e li ha visti arrivare a più di 1 milione di dollari quest’anno. Al momento della transazione originale la moneta era ancora in lancio e l’uomo si ritrovò con circa 5,000 Bitcoin, l’equivalente di un pranzo e un biglietto del cinema. Dimenticatosi dell’acquisto di quattro anni prima, è stato solo quest’anno quando, entrato nel suo account, si è accorto che i suoi Bitcoin erano arrivati ad un valore di 1,1 milioni di dollari. Ora il valore di un Bitcoin si aggira attorno ai 7.000 dollari.

Un’altra osservazione interessante è che data la sua natura interamente virtuale le persone possono commerciare, vendere e comprare quantità decimali di Bitcoin per quantità ancor più piccole di un penny. Coloro che compreranno una tazzina di caffè a Vancouver usando i Bitcoin potranno farlo per soli 0.0001 BTC.

Altre persone hanno scelto i Bitcoin per il suo carattere anonimo poiché è possibile effettuare transazioni senza che vengano richiesti agli utenti i loro dati personali.

Il recente fallimento di Silk Road, il più grande mercato online per il commercio di droga e armi negli Stati Uniti, evidenzia il fatto che gli utenti per anni hanno comprato e venduto effettuando transazioni online illecite esclusivamente con i bitcoin prima di essere stati bloccati dall’FBI nell’ottobre 2013.

Altrove, mercati legali come negozi di vendita al dettaglio online e anche negozi con punti vendita reali iniziano ad accettare i Bitcoin. Il Waves Coffee, il bar di Vancouver dove venne installato il primo bancomat Bitcoin, li accetta come forma di pagamento.

Come tutte le monete, il valore di un Bitcoin è determinato dal numero di persone che decidono di dargli un valore. Dal momento che sempre più mercati legali iniziano ad accettarli in cambio di beni tangibili, il valore della moneta crescerebbe specialmente sapendo che c’è una quantità limitata di Bitcoin in circolazione.

Attualmente ce ne sono in circolazione all’incirca 12 milioni. Ogni anno vengono rilasciati sempre più Bitcoin e il numero totale di unità verrà fissato quando raggiungeranno i 21 milioni; cifra che si raggiungerà, secondo le previsioni, nel 2140.

Tuttavia mentre il Bitcoin può rappresentare una moneta interessante da usare per alcuni o un’opportunità di investimento per altri, c’è ancora un piccolo rischio nel depositare il proprio denaro in una forma completamente virtuale senza un ente centrale che la controlli.

Dal momento che non esiste una banca o un sito web che supervisioni questo sistema monetario, numerosi siti sono saltati fuori per occuparsi delle transazioni e del deposito dei Bitcoin.

Il mese scorso un certo sito inputs.to venne colpito da alcuni hacker che rubarono i Bitcoin degli utenti registrati al sito per un valore di 1,3 milioni di dollari. Dal momento che la moneta non è stata riconosciuta ufficialmente come valuta universale, i crimini che implicano furti di Bitcoin non sono propriamente perseguibili dalla legge nello stesso modo in cui è perseguibile una frode bancaria.

Sul sito ufficiale di Bitcoin si fa notare agli utenti che non è raccomandabile risparmiare con Bitcoin e che deve essere visto come una risorsa ad alto rischio e sconsiglia di depositare soldi che non si possono permettere di perdere.

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