Come esportare prodotti agroalimentari e artigianali italiani all’estero

Come esportare prodotti agroalimentari e artigianali italiani all'estero

Il trend dell’export agroalimentare è notevolmente aumentato negli ultimi anni e, data la situazione economica particolarmente complessa, sempre più aziende italiane sono alla ricerca di nuovi mercati al di fuori dell’Unione Europea. Ma come gestire le spedizioni, la sicurezza e il tutto in condizioni economiche vantaggiose?

Esportazioni, scambi e regolamenti

Un’esportazione è una funzione del commercio in base al quale le merci prodotte in un paese vengono spedite in un altro paese per la vendita o il commercio. Le esportazioni sono una componente cruciale dell’economia di un paese, poiché la vendita di tali beni si aggiunge alla produzione lorda della nazione produttrice. Il termine esportazione si riferisce alla commercializzazione di prodotti verso paesi terzi, cioè quei paesi che non fanno parte dell’Unione Europea.

Le attività commerciali tra Stati membri dell’UE, infatti, vengono chiamate “scambi” in quanto si svolgono all’interno dello Spazio economico europeo in cui le regole e le normative che governano l’UE sono diverse rispetto ai paesi extra UE.

Per entrare nei territori dei Paesi Terzi, i prodotti alimentari devono soddisfare requisiti generali di sicurezza alimentare come essere stati fabbricati, preparati, immagazzinati, imballati ed etichettati in condizioni igieniche attraverso accordi e regolamenti specifici che variano di conseguenza da un Paese all’altro e il prodotto. Queste regole sono in continua evoluzione perché si creano sempre nuovi mercati per differenti tipologie di prodotti; allo stesso modo, i paesi destinatari possono imporre requisiti sanitari ai quali i paesi esportatori devono di volta in volta adeguarsi.

Ogni paese importatore è molto diverso dall’altro per caratteristiche e tradizioni, quindi bisogna prevedere requisiti non sempre omogenei. È necessario acquisire familiarità con tutta la legislazione a cui il prodotto alimentare può essere soggetto.

Dogana: arriva preparato

Tenere i prodotti nei depositi doganali comporta una notevole perdita di tempo e denaro per l’importatore ogni ora in cui le merci sono in giacenza. Se poi i prodotti sono freschi o deperibili aumentano le complicazioni e le difficoltà, infatti, tempo, tecnologia e un buon partner sono i tre fattori chiave per trasportare in modo sicuro e corretto i prodotti fino a destinazione.

L’importatore è responsabile di assicurarsi che questi prodotti siano conformi a tutti i requisiti di quel paese. I prodotti che non soddisfano i requisiti al momento dell’importazione sono soggetti a rifiuto di ammissione, quindi non sono pronti per l’ingresso in dogana. Perciò e meglio affidarsi a un partner che ha una vasta conoscenza. A riguardo la piattaforma Findinitaly mette a disposizione il contatto diretto con gli importatori per semplificare tutto il processo.

In conclusione, esportare prodotti del settore alimentare è un processo che richiede un’attenzione minuziosa, soprattutto con riferimento a merci fresche o deperibili. Dobbiamo essere a conoscenza delle regole e dei regolamenti di esportazione del paese in cui saranno destinate le nostre merci e delle pratiche burocratiche necessarie per affrontare e soddisfare le varie esigenze doganali con le dogane in modo efficace.

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