Conosciamo da vicino la ghisa


La ghisa è una lega di ferro e carbonio che si contraddistingue per una microstruttura, vale a dire una struttura cristallina discontinua: in virtù di tale peculiarità, questo materiale è in grado di smorzare le vibrazioni meccaniche, e può essere impiegato per la realizzazione di manufatti sottoposti a vibrazioni anche notevoli. Le fusioni in ghisa che si basano sul ricorso a materiali di qualità, inoltre, offrono la possibilità di ottenere dei dettagli minuti e delle forme anche complesse: ciò è dovuto alla fluidità molto elevata della lega, la cui struttura può essere influenzata dal raffreddamento dei getti. Nel caso in cui si abbia a che fare con un raffreddamento graduale, la ghisa avrà un colore grigio; viceversa, nel caso in cui si abbia a che fare con un raffreddamento più repentino e rapido, la ghisa avrà un colore bianco.

La fusione della lega avviene in una fonderia di ghisa: naturalmente, con il passare del tempo questo processo è andato incontro a numerosi mutamenti. In passato, per esempio, la fusione avveniva solo in terra, mentre in un secondo momento è subentrata la fusione in conchiglia. Attualmente, invece, si ricorre alla colata continua, un procedimento da cui si ricava quella che è conosciuta come ghisa idraulica. Dal punto di vista della qualità, le barre a colata continua possono essere considerate eccellenti, sia perché sono totalmente prive di soffiature, sia perché si dimostrano molto compatte.

Cosa si fa in una fonderia di ghisa

Uno dei pregi più importanti del procedimento di colata continua è che esso consente di avere una barra, accuratamente fusa, di profilo costante; quel che più interessa, però, è che a parità di lega le sue caratteristiche meccaniche si dimostrano migliori delle caratteristiche meccaniche di una fusione in terra tradizionale. La ghisa ottenuta in questo modo può essere adoperata, tra l’altro, nella produzione di componenti idraulici e valvole senza che vi sia il pericolo di registrare, per colpa delle soffiature, dei trafilamenti del fluido idraulico.

Per scoprire che cosa si fa in una fonderia di ghisa e quali sono i manufatti che possono derivare dall’impiego di questo materiale, può essere utile entrare – anche se solo virtualmente – in un’azienda del settore: per esempio la Fondar, che ha sede da metà anni Cinquanta in provincia di Ancona. Questa realtà è specializzata, tra l’altro, nella produzione di getti di ghisa sferoidale e lamellare, che vengono usati in modo particolare per la creazione di macchine edili, di riduttori, di macchine agricole, di pompe, di macchine per il settore agro-alimentare, di macchine per il movimento terra, di macchine per la lavorazione della carta, di macchine per la lavorazione del marmo, di macchine per la lavorazione del vetro e di macchine per la lavorazione del legno. Non a caso la ghisa garantisce una lavorabilità più che buona con le macchine utensili, oltre a una resistenza all’usura molto alta.

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