Recupero dati Raid: cos’è e come si effettua


RAID è l’acronimo di Redundant Array of Independent Disks e, sebbene sembri la sigla di un partito politico, in verità è un sistema che permette di implementare un grande volume di immagazzinamento dati ed è formato da da più da dischi rigidi multipli per ottenere più spazio e, soprattutto, per proteggere le informazioni; in questo modo si ottiene un minore margine di errore e si evita (o si cerca di evitare) la perdita di dati che potrebbe avvenire se il disco rigido si rompesse.

Usare dischi RAID è consigliato per proteggere dati e informazioni che consideriamo critiche! Infatti, di solito, si montano sui server per replicare le informazioni in più dischi rigidi identici, in modo tale che se uno dovesse rovinarsi le informazioni sono comunque disponibili e recuperabili.

I RAID si usano anche nei NAS. Si sacrifica un po’ di spazio utile, per guadagnare ridondanza e poter effettuare, se se ne avesse la necessità, un recupero dati RAID, ricostruendo il volume delle informazioni.

A livello di impresa, i sistemi RAID sono molto popolari tra le configurazioni dei server e anche se gran parte di esse resistono agli errori, ma a volte capita che i sistemi si danneggino, generando una perdita di informazioni.

Quando un sistema RAID si danneggia e i sistemi di rebuild non funzionano può essere dovuto a:

  • Il sistema di gestione dei metadati del RAID è stato danneggiato;
  • I controller RAID all’interno del server non funzionano in maniera adeguata;
  • La fonte di energia del server non convoglia l’energia necessaria ai controller RAID;
  • La scheda madre del server non comunica efficacemente con il controller RAID;
  • La batteria del controller RAID è scarica;
  • Uno o più dischi RAID hanno qualche danno logico o fisico;

 

Come si effettua il recupero dati RAID

Il recupero dei dati di un sistema RAID è un processo delicato e per portarlo a termine con il risultato ottimale si devono seguire alcune linee guida per proteggere in ogni momento le informazioni e i dati

  • Riconoscimento e analisi dei dischi per determinare che non presentino alterazioni che facciano supporre un problema elettrico;
  • Misurazione di tutti i valori elettronici di ognuno dei componenti esterni del disco per assicurarsi che collegando il disco a qualche strumento non peggiori il malfunzionamento, nel caso il problema sia elettronico;
  • Misurare il valore logico/meccanico del disco, mediante il test S.M.A.R.T;
  • Riparazione di qualsiasi malfunzionamento logico, elettronico o meccanico;
  • Una volta che il disco sia accessibile, si clonano tutte le sue unità affinché il lavoro si realizzi in copie di dischi e non nei dischi originali per non mettere a rischio le informazioni;
  • Analisi dei metadati del RAID a partire dalle copie, come per esempio l’ordine dei dischi, la dimensione dei blocchi, l’Algoritmo di parità, tra le altre cose. Una volta effettuato questo lavoro sui metadati si procede al recupero dati RAID, lavorando sulle copie per evitare qualsiasi alterazione sui dischi originali.
  • Infine, ogni professionista serio, effettua una prova di qualità dei dati estratti.

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