Come avviene la quotazione dei diamanti?


I diamanti da sempre hanno affascinato l’uomo per la loro bellezza e l’incredibile resistenza. Basti pensare che il termine diamante deriva dal greco adamas (indomabile). Ad oggi non si sa con precisione il momento in cui la storia dell’uomo e quella dei diamanti si sia incrociata. Tutto quello che sappiamo è che i diamanti sono stati menzionati per la prima volta nel 300 a.C.

Per determinare la quotazione dei diamanti devono essere analizzate le sue caratteristiche. Queste vengono definite le 4C e sono gli aspetti più importanti per determinare la quotazione di una pietra preziosa. Vediamo più in dettaglio.

Colore (Color)

Il colore di un diamante è determinato dagli elementi chimici che si amalgamano durante il processo di formazione. Tecnicamente il colore è il modo in cui la pietra riflette la luce e per determinarne la classificazione viene, nella maggior parte dei casi, utilizzata la scala Cape ideata dal GIA (Gemological Institute of America). Questa scala va dalla lettera D alla lettera Z dove la lettera D indica un diamante trasparente mentre la Z una pietra dal colore giallo/marrone. I diamanti trasparenti hanno un valore più alto, tuttavia esistono alcune tipologie di diamanti colorati (fancy diamonds) che hanno una valutazione elevata come ad esempio i diamanti rosa, blu e neri.

Taglio (Cut)

Il taglio dei diamanti è un aspetto molto importante. L’intagliatore ha infatti il compito di trasformare una “semplice pietra” in un diamante dalle qualità uniche. Le forme in cui un diamante può essere tagliato sono varie, tuttavia se dovessimo indicare la forma più famosa sicuramente questa è il taglio brillante rotondo. Questo taglio nel corso degli anni è diventato così comune che il termine brillante è diventato sinonimo di diamante. Per determinare la fattura di un taglio devono essere analizzate le dimensioni e le caratteristiche esterne.

Purezza (Clarity)

La purezza dei diamanti varia in base al numero e dimensioni di inclusioni presenti nella pietra. Queste possono formarsi prima, durante o dopo il processo di formazione. I diamanti con più valore sono quelli appartenenti alla categoria Flawless ossia con assenza di inclusioni. Il livello più basso è l’Imperfect Piqué 3 ossia con inclusioni visibili a occhio nudo.

Peso (Carat)

Quest’ultimo aspetto è il più “semplice” da analizzare in quanto è sufficiente l’utilizzo di una bilancia elettronica professionale. Il peso (espresso in carati) di un diamante deve essere calcolato con la massima precisione poiché anche la minima variazione può influire notevolmente sulla quotazione finale.

Una volta analizzate queste quattro caratteristiche per avere un’idea indicativa della quotazione dei diamanti si va a consultare il Rapaport (dal nome del suo ideatore Martin Rapaport), il listino prezzi delle pietre preziose, sul quale vengono indicati i prezzi in base a tutte le variabili possibili relativamente alle 4C.

Per stabilire la quotazione di un diamante è importante affidarsi ad un esperto.

Analizzare con cura una pietra preziosa implica non solo un’occhio molto allenato ma anche una conoscenza approfondita di queste magnifiche pietre. Effettuare la valutazione di una pietra preziosa è un processo che deve essere effettutao con la massima precisione e professionalita poiché i margini di errore sono minimi.

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