Indagini patrimoniali: cosa sono e quando farle


A uno sguardo superficiale, le indagini patrimoniali sono esattamente ciò che il loro nome suggerisce: attività investigative finalizzate a individuare il patrimonio di un soggetto. La questione è in realtà più complessa di quanto possa sembrare, in quanto coinvolge dinamiche di natura tecnica e strumenti difficili da padroneggiare.

Dunque, anche qualora si disponesse di una infarinatura sul mondo delle indagini patrimoniali, è sempre necessario fare riferimento a un’agenzia specializzata in questa attività, che abbia alle spalle l’esperienza e le competenze necessarie per ottenere risultati completi e in tempi brevi.

Dal punto di vista dell’utilizzatore finale, ovvero del beneficiaro di tale indagine, vi è comunque la necessità di comprendere scopi e modalità, in  modo da seguire comunque il procedimento in prima persona e goderne al  meglio dei suoi effetti.

Dunque, ecco cosa bisogna sapere sulle indagini patrimoniali.

Cosa sapere indagini patrimoniali

Gli elementi che l’utente delle indagini dovrebbe padroneggiare sono gli scopi, le motivazioni, i contenuti e gli strumenti. Gli scopi sono i risultati che concretamente un’indagine patrimoniale permette di raggiungere. Le motivazioni sono le casistiche che rendono necessaria un’attività di questo tipo, mentre gli strumenti sono sostanzialmente le tipologie di documenti che chi indaga deve reperire e analizzare.

Gli scopi dell’indagine patrimoniale sono.

  • Conoscere tutti gli attivi e i passivi di una persona fisica. Per persona fisica si intendono le persone “comuni”, i singoli soggetti.
  • Conoscere tutti gli attivi e i passivi di una persona giuridica. Una persona giuridica può essere una società, un’azienda, un’impresa, un ente, un gruppo.

Qui di seguito, approfondiremo il tema delle indagini patrimoniali sulle persone fisiche, che sono quelle che più di frequente vengono eseguite.

Perché si esegue una indagine patrimoniale? Essenzialmente per tre motivi.

  • Per procedere correttamente con eventuali sequestri e pignoramenti. Può capitare che il debitore di una somma, o il soggetto tenuto al pagamento di una qualsiasi cifra, disattenda i suoi doveri. Pensiamo al condomino che non paga le spese condominiali, o al singolo soggetto che non corrisponde la cifra pattuita in cambio di una prestazione e via discorrendo. In quel caso, il creditore deve rifarsi sui suoi beni. Va da sé che per rifarsi su di essi, deve in prima battuta conoscerli.
  • Per riscontrare eventuali omissioni rispetto a quanto dichiarato. Molto spesso la determinazione di una somma da pagare dipende dall’entità del patrimonio e dei redditi del creditore. E’ il caso, per esempio, dell’assegno di mantenimento.
  • Per stabilire con correttezza l’asse ereditario. Gli eredi potrebbero non avere ben chiara l’entità e la composizione del patrimonio del deceduto. Da qui, la necessità di svolgere un’indagine.

Cosa prende in esame l’indagine patrimoniale? Ecco una lista esaustiva

  • Redditi da lavoro dipendente o da pensione.
  • Beni immobili (appartamenti, locali, terreni etc.).
  • Beni mobili (conti correnti, strumenti finanziari, beni regolarmente registrati).
  • Partecipazioni a società (es. titoli azionari o partecipazioni dirette).
  • Presenza di protesti (ovvero presenza di altri creditori).
  • Presenza di debiti.

Gli strumenti dell’indagine patrimoniale sono innumerevoli, in quanto sono molti gli elementi da verificare, e di diversa natura. Ad esempio, per verificare la proprietà di immobili è necessario richiedere una visura catastale per soggetto. Per verificare il possesso di partecipazioni societarie è necessario indagare sul Registro delle Imprese e via discorrendo.

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Don`t copy text!